Molti colori veicolano messaggi riconosciuti a livello internazionale e simboleggiano inequivocabilmente in tutto il mondo determinate azioni, prescrizioni o prodotti. Il primo esempio che viene in mente è il codice di segnaletica stradale, in cui il rosso indica lo stop e il verde il via libera. Per quanto si rischi di generalizzare, i colori posseggono peculiari proprietà che resistono alle oscillazioni della moda e sono nel contempo fondamentali nel determinare la loro accettazione o il loro rifiuto.
Queste proprietà trasmettono il “messaggio” di ogni colore. Per “proprietà” s’intendono elementi quali: volume, valore di eccitazione, temperatura e valore simbolico.
Iniziamo dal volume. Esistono colori dedicati, quali il blu chiaro, il rosa chiaro, il grigio tenue e colori vistosi, come il rosso e il verde brillante. Il volume di questi colori deriva dalla loro dominanza (la capacità di catturare l’attenzione dell'osservatore) o dalla loro recessività (il loro livello di dispersione). I colori dominanti, o forti, sono aggressivi mentre quelli recessivi, più tenui, sono passivi. I colori sobri si possono usare per un prodotto come un ammorbidente, che fa pensare alla morbidezza di coperte e maglieria, mentre molto improbabile che per lo stesso prodotto si usino colori vistosi. Questi ultimi sono, invece, adatti a prodotti alimentari, come il sale che viene esposto sugli scaffali dei super mercati fra molti altri contenitori simili: i colori brillanti in questo caso (il rosso e il blu brillante su bianco per esempio) servono a far risaltare il prodotto fra tutti gli altri.
Naturalmente, quando si sceglie un colore bisogna prendere in considerazione anche altri elementi, che, tutti insieme, si combinano nel prodotto definitivo; prima però che l’insieme venga assemblato, ciascuno di essi deve assere valutato separatamente.
Siamo così giunti all’argomento successivo - il valore d’eccitazione. L’”eccitazione” può essere legata a situazioni di allarme, pericolo, rischio e paura. I colori comunemente usati per indicare questa sensazione sono il rosso e l’arancio, usati ampiamente nel settore dei veleni, degli esplosivi e dei pericoli stradali; ma essi, in particolare il rosso, simboleggiano anche sangue, orrore e rivoluzione.
Quando invece il grafico desidera comunicare un messaggio che non sia di pericolo, si può servire di colori come il blu, il marrone (non per il mondo del food), il verde scuro o il grigio.
Queste sono le regole tecniche per realizzare un perfetto coordinato grafico, tramandate da sempre nelle scuole ad indirizzo grafico. Poi c’è la scatola della “Barilla” e come per magia tutto quello che abbiamo scritto viene infranto.
Ai posteri l’ardua sentenza.