450 Limoni e un'idea fuori dagli schemi
Limoni: sfruttare il guerilla marketing per creare brand awareness nel proprio territorio
Marketing - News - Strategy
3 dicembre 2024
Non ne capite nulla di SEO e volete sapere cos'è e come funziona? Questo pezzo fa per voi!
Benvenuti nella guida perfetta per gli imprenditori. Qui troverete tutto quello che c’è da sapere su questo complicato, ma affascinante mondo.
Cominciamo, buona lettura!
La SEO è il processo di ottimizzazione dei siti web usato per migliorarne le prestazioni sui motori di ricerca come ad esempio Google: si tratta di una branca del più ampio insieme di competenze professionali noto come “marketing digitale”.
Il suo pane è il "traffico organico" che deriva dai "risultati di ricerca organici"; per organico intendiamo qualsiasi traffico che si verifica naturalmente come risultato di un utente che digita una query (qualsiasi parola o frase) in un motore di ricerca e fa clic su una delle voci che trova negli elenchi che vengono offerti come risultato, piuttosto che su un annuncio a pagamento.
Una piccola curiosità: quando digitate una determinata query, ad esempio "migliori televisori 4k", i primi risultati che vedete sono in genere elencati come annunci pubblicitari a pagamento e contrassegnati come annunci, mentre i risultati organici sono tutto ciò che si trova sotto gli annunci.
I primi tentativi di posizionamento intenzionale nei motori di ricerca dei siti web sono iniziati a metà degli anni '90, ma il termine SEO è stato coniato nel 1997.
Come funziona? Il proprietario di un sito web, o webmaster, invia l'URL del proprio sito a un motore di ricerca che lo invia a sua volta ad un programma automatizzato chiamato web crawler.
Il web crawler estrae le informazioni sui collegamenti che portano in entrata e in uscita dal sito web, quindi le invia al motore di ricerca per essere archiviate su un server, chiamato indicizzatore. Successivamente si sposta da un collegamento all'altro e da un sito web all'altro, catalogando le informazioni che trova e mettendole insieme per dare vita ad una gigante mappa su Internet.
L'indicizzatore analizza le parole di ogni pagina per capire di cosa tratta il sito web, dove e quanto frequentemente esse appaiono. Queste sono conosciute come parole chiave e vengono abbinate alla query di ricerca specificata da un utente.
I siti web, abbinati a queste parole chiave, sono elencati in ordine di pertinenza quando un utente effettua una ricerca in un motore.
Google è di gran lunga il motore di ricerca più popolare al mondo con l'82% della quota di mercato nel settore dei motori di ricerca, seguito dal suo concorrente Bing al 6% e poi da Yahoo, Baidu, Yandex e Duck Duck Go.
Larry Page e Sergey Brin, i co-fondatori di Google, hanno creato un motore di ricerca che utilizza un sistema, o algoritmo, per classificare le pagine web in ordine di importanza data la query di ricerca di un utente. Questo algoritmo, noto come PageRank, attribuisce un punteggio alle pagine web, basandosi sulla quantità e sulla qualità dei link in ingresso.
Inoltre, controlla se i collegamenti esterni provengono da un sito web che ritiene autorevole e affidabile e contrassegna tutti i collegamenti che ritiene spam o altrimenti illegittimi come di minor valore.
Da tenere a mente: i collegamenti ipertestuali sono davvero importanti, assicurarsi che provengano da siti web autorevoli nella vostra nicchia è l'unico modo per far funzionare meglio il sito web su Google.
Non avete alcuna possibilità di scalare la vetta del web senza di loro.
Lo sapevate che Google mantiene la maggior parte dei fattori di ranking che il suo algoritmo utilizza un segreto ben custodito? Scelgono di “far trapelare” certe informazioni nelle loro linee guida per i webmaster di Google, su Twitter e varie conferenze di marketing, tecnologia e sviluppo web, ma a parte questo, la maggior parte di ciò che sappiamo su come i risultati di ricerca vengono ordinati è il risultato di congetture basate su decenni di test e sperimentazioni rigorose.
In generale, la SEO può essere classificata in due diverse categorie: SEO on-page e off-page.
La SEO on-page si riferisce a qualsiasi fattore di ranking su cui il proprietario di un sito web ha il controllo diretto. Questi fattori includono l'ottimizzazione delle parole chiave (quali e con quale frequenza vengono visualizzate), la SEO tecnica (indicizzazione, struttura dell'URL, metadati, ottimizzazione delle immagini, velocità del sito Web, ecc.) e la struttura del sito (il modo in cui è organizzato un sito web).
La SEO off-page, al contrario, si riferisce a qualsiasi fattore di ranking per un sito web su cui il proprietario non ha il controllo diretto. Questi includono il numero e l'autorevolezza dei backlink (un collegamento ipertestuale che punta a una determinata pagina web) di un sito e le metriche dell'utente come la percentuale di clic (CTR è il numero di clic ricevuti dal tuo annuncio diviso per il numero di volte in cui l'annuncio viene visualizzato) e la frequenza di rimbalzo (o buonce rate è un dato che indica la percentuale di visitatori che abbandonano un sito web – rimbalzano - dopo aver visitato una sola pagina).
Agli albori della SEO, tutto ruotava intorno alle parole chiave, era importante anticipare quali di esse l’utente ideale (vale a dire, il cliente) stesse per digitare su Google e come utilizzale efficacemente sul sito web.
Sebbene l'ottimizzazione delle parole chiave on-page sia ancora importante, è molto meglio intrecciarle nel testo in un modo discorsivo e sensato, in altre parole: scrivete sul sito web per gli umani, non per i motori di ricerca.
Una buona regola è utilizzare la parola chiave focus circa tre volte ogni 500 parole circa, ma non lasciatevi “limitare” da queste indicazioni.
Il punto è che molti commettono ancora l'errore di progettare e ottimizzare i siti web principalmente per “entrare nelle grazie” di Google. La cosa migliore da fare è concentrarsi invece sulla creazione di un'esperienza migliore per il vostro utente ideale intorno a cui ruota tutto.
Quando un sito web o una pagina web viene indicizzata, significa che è rilevabile dai motori di ricerca e accessibile dagli utenti tramite quel motore di ricerca. Rendere indicizzabile un sito web, quindi, significa migliorare la facilità con cui i web crawler dei motori di ricerca possono catalogarlo.
In ogni caso, rendere indicizzabile un sito web significa inviare due cose a Google Webmaster: la sitemap XML del sito e un file robots.txt.
La prima è essenzialmente una mappa del sito web, indica a Google e ad altri motori di ricerca come muoversi sul sito e quali sono i loro URL.
La creazione e l'invio di una sitemap XML è un processo rapido e semplice che richiede 5 minuti con Google Search Console e uno strumento chiamato Screaming Frog. (link ad un tutorial?)
Un file robots.txt, invece, è un documento di testo che si trova nella directory principale del sito web. Indica a Google quali pagine web e tipi di file sono vietati per la scansione e quali vanno bene.
Se la tua mappa del sito XML è come una tabella di marcia, un file robots.txt è più simile a un progetto.
La SEO è l'arte e la scienza di migliorare i siti Web in modo che funzionino meglio sui motori di ricerca, tuttavia è anche un campo che studia il modo in cui le persone utilizzano i media digitali, i siti web e i motori di ricerca.
Per questo motivo, le attività relative alla SEO sono in genere relegate al reparto marketing.
A differenza di molte tattiche di marketing su Internet, il successo SEO viene misurato in termini di mesi o addirittura anni. La SEO richiede tempo.
Aggiornamenti dell'algoritmo di Google e SEO White Hat contro Black Hat
In molti hanno provato a superare in astuzia Google e arrivare in cima ai risultati di ricerca nel modo più semplice. Queste sono note come tattiche SEO Black Hat.
Fare SEO in questo modo non funziona, non a lungo termine.
Come mai? Principalmente perché Google di solito risponde a questo imbroglio superandoli in astuzia.
Lo fanno punendo i siti che sospettano utilizzino le tattiche SEO Black Hat e dando un trattamento preferenziale a quelli che usano la manutenzione etica e le pratiche commerciali. Queste ultime sono note come tattiche SEO White Hat.
Come già detto, quando la SEO è salita alla ribalta, tutto era incentrato sulle parole chiave e i proprietari di siti e gli esperti di marketing di frequente cercavano di inserire quante più parole chiave possibile nella copia e nei metadati del loro sito per ottenere il traffico di ricerca più organico.
Questa è una pratica nota come keyword stuffing, ma oggi è generalmente disapprovata nel mondo SEO perché penalizzante nel peggiore dei casi.
Quando il keyword stuffing ha smesso di funzionare, la cosa successiva che si è provato a fare è stata duplicare o plagiare completamente i contenuti da siti web di alto livello per classificare le loro posizioni di ricerca; in risposta, Google ha rilasciato l'aggiornamento Panda al suo algoritmo principale nel 2011.
Successivamente, si è cercato di ingannare il sistema manipolando artificialmente il modo in cui i collegamenti vengono indirizzati ai loro siti Web così da gonfiare i propri risultati di ricerca. Questi sono noti come "schemi di collegamento" e di solito si riferiscono alla pratica di acquistare o scambiare collegamenti per denaro.
La risposta di Google non si è fatta attendere: Penguin nel 2012.
L’aggiornamento cerca i siti Web che stanno partecipando a schemi di collegamento e li penalizza.
Pagare per i link non funziona. Molto probabilmente si otterrà spazzatura e si rischierà di perdere i risultati della ricerca. Non vale i potenziali rischi. Non fatelo.
Nel 2013 Google ha rilasciato l'aggiornamento Hummingbird.
Ciò che fa Hummingbird è valutare i termini di ricerca utilizzati dagli utenti in termini di testo contestuale piuttosto che semplicemente semantico. In altre parole, cerca di capire non solo cosa stanno cercando gli utenti, ma perché lo stanno cercando.
Altri importanti aggiornamenti dell'algoritmo di Google includono RankBrain (rilasciato nel 2015) che esamina le metriche dell'utente come la percentuale di clic e la frequenza di rimbalzo per determinare l'esperienza utente tipica di un sito web e EAT (rilasciato nel 2019) che esamina se un sito Web dimostra competenza, autorevolezza e affidabilità sulla base di una serie di fattori.
La SEO internazionale è un argomento molto denso e spesso mette anche i professionisti esperti in difficoltà.
Cercheremo di attenerci ai punti salienti e scriveremo solo quello che bisogna sapere.
Supponiamo che la vostra attività si stia espandendo nel mercato canadese e che rendere il sito web accessibile sia agli utenti canadesi di lingua inglese che a quelli di lingua francese sia una necessità.
Si possono scegliere quattro alternative:
La struttura dell'URL per il nuovo sito web sarà simile a questa:
www.prerender.ca/en
www.prerender.ca/fr
Ciò comporta la registrazione di un nuovo dominio con un nuovo codice paese, in questo caso .ca, insieme ai codici lingua corrispondenti, en e fr. Questo è il segnale più efficace per Google che si sta realizzando un sito web per gli utenti canadesi.
Tuttavia, è anche di gran lunga la soluzione SEO internazionale più difficile ed esigente da mantenere, nonché la più dispendiosa in termini di risorse.
Farlo in questo modo significa essenzialmente creare un nuovo dominio del sito web per ogni mercato in cui si approderà, ognuno con la propria strategia SEO completamente nuova (attraverso il processo di posizionamento per parole chiave e stabilendo un profilo di backlink da zero), per non parlare dell'assunzione di un team separato di sviluppatori web per ognuno.
Ovviamente non è un'opzione per la maggior parte delle aziende, a meno che non siano marchi riconosciuti a livello globale come Nike o McDonalds.
Struttura dell'URL:
www.ca.prerender.com.
Questo è il modo più efficace per stabilire il targeting geografico per un sito Web ed è più facile da mantenere.
Seguire il percorso del sottodominio significa utilizzare Google Search Console per eseguire il targeting geografico di ciascun sottodominio sul sito web per regione e lingua.
Detto questo, le migliori pratiche SEO di solito consigliano di consolidare i sottodomini e di lavorare solo con un numero strettamente necessario di essi.
Struttura dell'URL:
www.prerender.io/ca-en
www.prerender.io/ca-fr
Questo significa mantenere ogni lingua e regione nella propria cartella e consente il targeting geografico individuale con Google Search Console.
E’ il metodo generalmente considerato come migliore per facilità di implementazione e, in quanto tale, di solito è la soluzione consigliata per le iniziative SEO internazionali.
Struttura dell'URL:
www.prerender.com?lang=fr-ca
www.prerender.com?lang=en-ca
Utilizzare questa strategia SEO internazionale è eccessivamente complicato e non conviene farlo.
Come puoi vedere la SEO è fondamentale per un sito we, soprattutto se aziendale. Investire in questa ottimizzazione ti permetterà di ricevere centinaia se non migliaia di visite gratuitamente, semplicemente per aver dato la cosa più importante possibile ai tuoi potenziali clienti: informazioni. Attenziuone: la SEO è un investimento a medio-lungo termine. Ti consigliamo di affidarti ad un team esperto per un'analisi e per strutturare una strategia efficace per la tua azienda.
Cliccando il tasto qui sotto andrai alla pagina dedicata per richiederci un incontro. Ci servirà per capire al meglio la tua azienda, le tue necessità e i tuoi obiettivi aziendali.
In questo modo, durante un incontro di persona o una videoconferenza, potremo avere già un'idea chiara di ciò che ti serve.
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